Tutti gli articoli di Valter Poli

La mia esperienza musicale dagli anni ’70 ad oggi

Inizia la sua attività musicale da autodidatta, nella Firenze degli anni ’70, a 15 anni, entrando a far parte di alcune band locali (Rock, Blues e Jazz-Rock).

Dal 1980 al 1983 studia Contrabbasso al Conservatorio Statale “Cherubini” e continua la sua attività suonando Jazz e Fusion in diversi club fiorentini. In questi anni, oltre ai concerti dal vivo, incide “I Want Only Someone To Love” con i Vic Trick. ed è bassista negli Hopo, un gruppo di rock progressivo che troverà un discreto successo in Giappone con “Senti“.

Nel 1983 è fra i soci fondatori del L.M.P., una delle prime scuole di musica moderna nel panorama fiorentino e fra le più importanti in Toscana, dove insegna basso e musica d’insieme, e di cui è coordinatore dei corsi.

Nel 1985 fonda il gruppo rock Miss Dale, prodotto da Marco Lamioni, con cui resterà per due anni, fra concerti e apparizioni televisive.

Sempre a metà degli anni ’80 molte sono le collaborazioni, grazie al “GAS Studio”, tra le quali si possono citare ad esempio Altomare, De Pascale, Mya&TheMirrors, Marco Ruggeri, Riccardo Pucci e Francesco Loy. Grazie a Marco Lamioni inoltre fa esperienza di produzione pubblicitaria, registrando in studio diversi jingle per Radio e TV.

Nel 1987, con Daniele Trambusti (ex Litfiba), fonda i BLVD (Boulevard) e incide con loro “Storia” per l’etichetta inglese Reaction Records. Durante un soggiorno di tre mesi a Londra, studia con Joe Hubbard, uno dei più importanti bassisti inglesi e insegnanti internazionali (vedi “Bass Player” – Luglio 1993).

Nel 1990 è responsabile della programmazione musicale live del Rockafè di Firenze.

Nel 1991 comincia la sua collaborazione con i Diaframma, partecipando per tre anni alle loro tournèe e ai video di Siberia, Tre Volte Lacrime, Verde, oltre che a numerose riprese televisive di concerti live, fra i quali “Notte contro il razzismo” a Milano e “Rock targato Italia”, sempre a Milano. E’ Inoltre presente in tre dei brani registrati dal vivo nello stesso periodo pubblicati nel CD raccolta di inediti live dei Diaframma, Live and unreleased.

Nel 1992 incide sempre con i Diaframma l’album Anni Luce, che si classifica al quarto posto fra i migliori dischi italiani sulla rivista “Musica e Dischi”, registrando i video di “Densità della nebbia” e “L’odore delle rose”.

Nel 1993 è conduttore radiofonico di NovaRadio in un programma dedicato all’ascolto guidato dei grandi strumentisti della musica moderna. Partecipa come session man alla registrazione di un progetto di Alessio Riccio insieme a Bollani e Onori.

Nel 1994 registra per Steve Piccolo (ex Longue Lizard) l’album “Ilarity Workshop” (con la collaborazione del chitarrista Elliot Sharp), per la cui promozione partecipa a diversi concerti tra cui una serata del “Pistoia Blues Festival”.

Nel 1995 è socio fondatore del “Centro Musica”, scuola di musica ad indirizzo moderno, dove insegna basso elettrico e armonia funzionale.

Nell’estate del 1998 organizza per il “Fringe Festival” di Firenze alcuni concerti presso l’Anfiteatro delle Cascine.

Nel 2002 cura la produzione artistica del primo cd dei M.U.G., gruppo emergente fiorentino.

Nel 2005 collabora anche con l’Associazione Musicale Culturale Diapason (Centro di Formazione e Perfezionamento Musicale di Siena), tenendo master class.

Nel 2006 è produttore artistico dei CD “Distanze” degli Ariazero e “Colazione dalla Piera” degli Estenz.

Nel 2007 è in studio come produttore artistico del primo lavoro dei Creepers, vincitori dell’edizione 2006 di Suoni nella notte.

Nel 2008 e nel 2009 è in studio come produttore artistico per i VES e per i Silenzio è Sexy.

Negli ultimi anni si è dedicato intensamente all’attività didattica,coprendo il ruolo di direttore dei corsi della scuola di musica Laboratorio Musicale PerifericoMedialab.

Studi sulle Scale per Basso Elettrico (Parte Prima)

Durante la mia attività di insegnante ho potuto constatare che una delle difficoltà maggiori incontrate dai miei allievi è quella di riuscire a ricavare degli spunti melodici dalle scale che conoscevano.

Questo di solito avviene perché lo studio delle scale è spesso meccanico,si riduce all’esecuzione della scala suonata in senso ascendente e discendente nella stessa posizione. In questo modo si mantiene il beneficio del miglioramento tecnico,ma si trascura lo sviluppo dell’orecchio interno,ovvero la capacità di sentire interiormente la musica che stiamo suonando.

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